Un 14enne che si trova nel carcere minorile di Casal del Marmo, sarebbe stato minacciato: “Devi dire a tuo padre di portarci la droga, altrimenti ti ammazziamo”. Il 14enne è entrato nella
strutture minorile con l’accusa di aver partecipato agli abusi su una dodicenne a Sulmona insieme a un 17enne e un maggiorenne. Il 14 enne e il 17enne sarebbero entrambi bersaglio di continue
aggressioni e torture. Tanto che il padre del 14enne, tramite il suo avvocato Alessandro Margiotta, ha presentato una denuncia in caserma a Sulmona per il reato di tortura. L’avvocato spiega a Fanpage.it quanto il
giovane ha raccontato al padre durante i colloqui in carcere: “Prima di tutto da quando era stato arrestato ci abbiamo messo una settimana per metterci in contatto con il ragazzo.
Siamo riusciti a sentirlo grazie a una educatrice del carcere e il padre è andato subito a trovarlo”. Stando a quanto raccontato dal ragazzo durante i colloqui con il parente, appena entrato in carcere gli
hanno rubato le scarpe e nei giorni successivi è stato subito bersaglio di aggressioni. “Anche abbastanza pesanti con schiaffi, pugni e bastonate”, precisano avvocato e padre. Ma non finisce qui:
nel terzo incontro che il padre il 14enne si era presentato “con tagli al petto, alle braccia e al volto. Ancora sanguinanti perché l’ennesima violenza era avvenuta il giorno prima. Lo hanno martoriato con una
spazzola di ferro sul corpo. Inoltre è stato minacciato. Gli altri detenuti gli hanno detto di farsi portare la droga dal padre se no lo avrebbero ammazzato. Quindi di fronte a questo non possiamo restare muti”.
Il ragazzo avrebbe spiegato inoltre che la maggior parte delle aggressioni sarebbero avvenute nella sua cella e sarebbero state subite quindi anche dall’altro detenuto 17enne. In questi ultimi giorni avvocato e
padre hanno presentato una denuncia in caserma a Sulmona: chiedono che si facciano accertamenti su quanto sta accadendo, che ci siano maggiori controlli e che vengano isolati i ragazzi vittime di
torture. Stando a quanto si legge nel documento presentato ai carabinieri, la denuncia è nei confronti di tutti coloro che hanno aggredito e torturato il giovane detenuto ma anche nei confronti di chi non
ha impedito le aggressione. Chiedono che i responsabili vengano “penalmente perseguiti per i reati di lesioni, minaccia, omissione atti d’ufficio e minaccia”. Anche perché “il fine della pena è di rieducare e reinserire il ragazzo, non di torturarlo”.
Inoltre il legale ha chiesto urgentemente al provveditorato il trasferimento del 14enne in un’altra struttura. A presto si svolgerà anche un incidente probatorio durante il quale verrà sentita la vittima 12enne. Fonte Fanpage.it.